Rinascere nelle lingue.
Autobiografie e incontri transculturali
Ulteriori informazioni sul tema della conferenza
I processi di globalizzazione e di postglobalizzazione portano a chiedersi in quali forme abbia ancora senso, oggi, parlare di un’eterogeneità tra le diverse culture. In questo contesto, l’autobiografia linguistica, in particolare quella di soggetti bilingui o plurilingui, consente di recuperare una prospettiva critica rispetto a modelli culturali egemonici, implicando una dimensione relazionale dell’Io, la cui storia si forma attraverso atti comunicativi che coinvolgono diversi repertori linguistici e dunque un inevitabile, continuo dialogo con l’alterità.
Il confronto con Weltanschauungen diverse dalla propria non può non avere l’obbiettivo di sensibilizzare gli apprendenti di una lingua e/o di una letteratura straniera verso il superamento di stereotipi nazionali, aprendo alla consapevolezza delle identità multiple e plurlingui e di una visione cosmopolita del mondo (Wintersteiner 2010). In questo senso la didattica della letteratura transculturale svolge un ruolo centrale, strettamente connesso ai principi dell’Educazione alla Cittadinanza Globale (Andreotti 2006).
Il convegno “Linguaggi per rinascere: autobiografie e incontri transculturali” è dedicato a interventi che si focalizzino, nel contesto della letteratura, della didattica e della linguistica italiane, anche in un’ottica comparata aperta ad altre lingue e culture, sul contributo dell’educazione linguistica democratica relativamente all’autobiografia di soggetti plurilingui, e su opere di matrice autobiografica che mettano in risalto il tentativo di creazione di un’identità transculturale da parte di individui plurilingui e le difficoltà che questo processo comporta.
Alcuni possibili campi di ricerca saranno:
- L’analisi del rapporto tra lingua materna e lingua seconda all’interno di una o più opere, anche finalizzata alla creazione di materiali per l’insegnamento dell’Italiano L2.
- Seguendo l’approccio tracciato da Armando Gnisci (Gnisci 1998), il confronto tra opere di autori italiani emigrati all’estero e opere di autori immigrati in Italia che utilizzano l’italiano come lingua di scrittura, anche in chiave didattica.
- L’analisi delle ibridazioni tra fictional narrative e factual narrative (Genette 1990) attraverso cui l’opera sottolinea e interpreta certi aspetti della realtà (l’alterazione dell’ordine cronologico, l’espansione o la contrazione temporale della narrazione, etc.).
- L’analisi delle metafore che consentono di consolidare la dimensione transculturale delle opere; l’analisi di quelle che invece mantengono una rigida separazione tra le culture.
- L’utilizzo dell’autobiografia linguistica in ambito didattico come strumento che permette di valorizzare i diversi repertori linguistici e culturali degli apprendenti, rendendoli consapevoli delle motivazioni che possono supportare l’apprendimento e degli eventuali ostacoli affettivi.
- L’analisi comparata di autobiografie di migranti recenti e di migrazioni storiche in chiave sociolinguistica.
Il convegno rappresenterà il lavoro preliminare per la pubblicazione di un volume monografico della rivista «Italiano linguaDue». Ai relatori verrà offerta la possibilità di presentare un articolo sul tema della relazione, che sarà sottoposto a un processo di doppia peer review anonima per l’accettazione.